IL SUONO COME CALAMITA SPAZIALE

Se le nostre orecchie non fossero capaci di recepire la provenienza di un suono, a niente servirebbero sirene di ambulanze e clacson di automobili.
Nel cinema viviamo un’esperienza bizzarra: sentiamo i suoni provenire non dalla loro fonte fisica e reale ovvero gli altoparlanti della sala, ma da quel preciso punto dello schermo da cui “pensiamo” arrivino davvero.
E se il personaggio è fuori campo, quel “fuori” viene elaborato dalla nostra mente come effettivamente fuori dallo schermo.
Poco importa, dunque, se l’altoparlante non si trova dietro lo schermo o se in aereo siamo dotati di auricolari, il fenomeno della “calamitazione spaziale” del suono tramite l’immagine, avviene sempre.